Dopo una pausa di “raffrescamento”, riprendiamo le pubblicazioni dei nostri amici fotoamatori, dando spazio a Catalina “Cata” Filip, una ‘pasionaria’ beneventana della quale ho sempre apprezzato il modo di “entrare” nell’animo dei protagonisti dei suoi scatti, realizzando ritratti (normalmente ambientati) stupendi e vivi. A lei la parola, ma solo dopo aver riportato la presentazione dal suo sito web:
Non amo parlare di me, lascio a voi le impressioni… mi sento solo di condividere poche parole che mi descrivono in tutto:
“Non ho più pazienza per alcune cose, non perché sia diventata arrogante, semplicemente perché sono arrivata a un punto della mia vita in cui non mi piace più perdere tempo con ciò che mi dispiace o ferisce. Non ho pazienza per il cinismo, critiche eccessive e richieste di qualsiasi natura. Ho perso la voglia di compiacere chi non mi aggrada, di amare chi non mi ama e di sorridere a chi non mi sorride. Non dedico più un minuto a chi mente o vuole manipolare. Ho deciso di non convivere più con la presunzione, l’ipocrisia, la disonestà e le lodi a buon mercato.
Non tollero l’erudizione selettiva e l’arroganza accademica. Non mi adeguo più al provincialismo e ai pettegolezzi. Non sopporto conflitti e confronti. Credo in un mondo di opposti, per questo evito le persone rigide e inflessibili. Nell’amicizia non mi piace la mancanza di lealtà e il tradimento. Non mi accompagno con chi non sappia elogiare o incoraggiare. I sensazionalismi mi annoiano e ho difficoltà ad accettare coloro a cui non piacciono gli animali. Soprattutto, non ho nessuna pazienza per chi non merita la mia pazienza”. (cit. Meryl Streep)
1. L’intervista
In 5 righe descriviti come fotografa
Sono una “fotografa” appassionata di tutto ciò che ruota intorno alla fotografia. La fotografia mi affascina. Ti permette di raccontare te stesso, è una forma di comunicazione molto potente, è un pensiero libero. Io e Lei: pensiero unico.
Quando e come ti sei appassionata al mondo della fotografia e che posto occupa nella tua vita?
La passione è arrivata all’improvviso, come tutte le cose naturali e, forse, nel momento giusto della mia vita, esattamente14 anni fa. Benedetto il giorno in cui si è fatta conoscere! Devo dirti veramente quanto spazio occupa nella mia vita?? 🙂
Hai dei generi fotografici che prediligi o ti piace la fotografia a 360°?
Il ritratto ambientato è quello che amo di più. mi piace raccontare le storie delle vite delle persone che incontro. Amo le persone e ho sempre creduto che la personalità di un essere umano la trovi nei suoi occhi ed è per questo che amo questo genere di fotografia.
Rapporto analogica/digitale e rapporto colore/bianconero, come ti muovi nei confronti degli eterni dilemmi di fondo che agitano (scherzosamente) la vita di molti fotografi?
In certi dilemmi di fondo non mi agito, al contrario, forse, di altri fotografi. Amo l’analogico così come amo il digita; penso comunque che la tridimensionalità della pellicola non la restituirà mai il mondo del digitale, o per lo meno ancora oggi non ci siamo. Prediligo la fotografia in bianco nero, non perché non ami il colore, anzi, apprezzo e rimango affascinata spesso davanti a fotografie dalle cromìe affascinanti, ma nelle sue sfumature, dal bianco nero al grigio, trovo la mia vera essenzialità.
Come ti poni nei confronti del portfolio fotografico e come vivi questa esperienza?
Il portfolio ti obbliga ad avere un obiettivo, del quale bisogna necessariamente tenere conto. Ti permette di lavorare a lungo termine, cosi come ti può permettere di realizzare un racconto in una mezza giornata o anche meno. L’importante è avere le idee chiare ancora prima di iniziare a scattare, magari facendo dei sopralluoghi, osservando il territorio, per poi potersi muovere realmente con più facilità. Il portfolio permette all’osservatore di farsi un’idea più consistente sul linguaggio fotografico che un autore vuole esprimere. Ho migliorato la mia cultura visiva guardando i progetti dei grandi fotografi, quindi approvo in tutto il lavoro in portfolio.
Hai qualche progetto fotografico in gestazione e ce ne vuoi dare un accenno?
Ci sono tanti sogni nel cassetto, tante idee ancora da concretizzare… Il tempo deciderà…
In due righe pensa di voler convincere un amico a dedicarsi alla fotografia, cosa gli diresti?
Cosa gli direi?…. Non sai che ti perdi, provaci! 🙂
2. Il portfolio
Il 2014 è stato l’anno dell’addio alla pellicola cinematografica 35mm. In Italia più di 1000 sale cinematografiche hanno rischiato di chiudere i battenti, proprio perché i costi di passaggio al digitale erano talmente alti che molti di loro non potevano affrontarli e non si sono potuti adeguare. Due di questi si trovavano a Benevento, la mia città adottiva; purtroppo non ce l’hanno fatta, chiudendo cosi anche un’epoca storica importante.
Le foto sono state realizzate nell’anno 2014. L’anno 2015 ha visto la chiusura definitiva delle proiezioni.3
3. Dove trovate Catalina
Sito web: http://www.catalinafilip.com/
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/catalinaphotograph/
Instagram: https://www.instagram.com/catalinaphotography_/
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