L’autrice di oggi è Beatrice Bramucci, amica del circolo AVIS di Chiaravalle; con Beatrice abbiamo lavorato in progetti della FIAF sui laboratori fotografici, ed è li che ho scoperto il suo interesse, che lei stessa chiarisce nelle righe qua sotto, di lavorare per progetti, affrontando tematiche non improvvisate, ma sempre intense e coinvolgenti.
Anche in questa sua apparizione porta alla nostra attenzione un lavoro su un tema non comune e di grande attualità.
Questo lavoro è tra i finalisti della selezione per l’Autore dell’Anno FIAF Marche 2020.

– Biografia

Le prime nozioni di fotografia le ho avute al tempo dell’università, da una mia amica che stava frequentando un corso. Prima della macchina fotografica però, ho usato per qualche anno una ingombrante videocamera, utilizzata principalmente per riprendere viaggi e matrimoni di amici.
Il passaggio alla fotografia è stato in occasione della conoscenza del fotografo Giorgio Marinelli, con il quale ho frequentato un corso base. Con lui ho avuto l’occasione di partecipare a diverse mostre e a delle pubblicazioni, ma soprattutto ho avuto l’onore di conoscere e di poter presentare le mie foto a Mario Giacomelli, in occasione di un lavoro sul paesaggio che stavamo preparando.
Dopo uno stop di qualche anno durante il quale ho dovuto digerire il passaggio dalle diapositive al digitale, ho ripreso a fotografare assiduamente. Da diversi anni faccio attivamente parte del circolo fotografico AVIS di Chiaravalle e dal 2017 sono tesserata FIAF.
Mi piace lavorare per progetti e creare videoracconti.
Non sono su Facebook.

– Il portfolio

VAIA – Il dolore del bosco

Nella notte fra il 29 e il 30 ottobre 2018, nel Triveneto si è abbattuto l’evento più distruttivo che abbia mai colpito le foreste italiane.
Oltre 4 milioni di metri cubi di alberi abbattuti.
Seguendo le notizie da casa, non immaginavo la vastità dell’evento catastrofico.
Dieci mesi dopo mi sono recata sul posto, ho toccato con mano gli alberi abbattuti e spezzati dalla furia del vento e solo allora ho sentito il dolore del bosco.