Sauro Fiorani, Frontonese di nascita (PU) anconetano di adozione.
Appena adolescente, accompagnai una mia cugina americana ad una visita in Ancona, arrivati al Passetto mi chiese di scattarle una foto e mi consegnò la sua macchina, una reflex Minolta semiautomatica. Come avvicinai l’occhi al mirino rimasi folgorato da quelle lucine e da quegli aghetti che si muovevano e da come si vedeva il mondo attraverso quell’oculare… pensai subito: “un giorno sarai mia” .
Tenni fede a quella promessa ed approdai alla fotografia qualche anno dopo. Anni di scatti, di letture, di prove un po’ in tutte le direzioni fino alla prima vera occasione, insieme ad alcuni amici andammo ad effettuare un reportage in Romania subito dopo la caduta di Ceausescu. Fu un banco di prova importantissimo che rafforzò il mio legame con la fotografia. A seguito di ciò entrai, per caso, nel mondo degli audiovisivi, iniziai così a percorrere anche questa strada parallela alla singola fotografia.
Quando arrivò il digitale mi si aprì un mondo nuovo soprattutto nel campo degli audiovisivi con gli strumenti che l’informatica mi metteva a disposizione.
Il 2010 fu un anno molto importante, quello che ho sempre considerato come un punto di arrivo ed un punto di partenza. Da parecchio tempo stavo guardando con interesse gli ambienti nordici e solitari, in particolare l’Islanda. Nacque così in me, una forte esigenza di fare qualcosa di diverso, di dare una scossa a questa mia passione, una sorta di scommessa con me stesso. Partii quindi per questa avventura: Islanda, 10 giorni da solo con un fuoristrada, con l’intenzione di dimenticare i soliti problemi e ritmi quotidiani del mangiare e dormire, potendo contare su 24 ore di luce. Inutile dire che fu un’esperienza che cambiò radicalmente non solo il mio approccio alla fotografia, ma anche molto altro dentro di me. Ripetei questa esperienza altre due volte, Norvegia in inverno e ancora Islanda e questa terra, verso cui ho un amore particolare, mi regalò lo straordinario e indimenticabile spettacolo dell’aurora boreale, un evento che auguro ad ognuno di voi di poterlo ammirare almeno una volta nella vita. Da quel momento la mia attenzione si rivolse quasi esclusivamente alla fotografia naturalistica e paesaggistica e nel contempo portai avanti anche la parte audiovisivi. Nel 2017, con l’intento di ampliare il confronto con altre persone, mi sono iscritto per la prima volta ad un circolo fotografico, l’effeunopuntouno di Moie, dove avevo trovato un ambiente amichevole e fortemente motivato. Come previsto mi si aprirono altre prospettive ed occasioni. Dopo qualche tempo mi venne proposto di partecipare alla formazione del Gruppo Audiovisivi Marche e di coordinarne le attività, accettai ben volentieri e tutt’ora svolgo questo compito che mi ha riportato ancora più incisivamente nel mondo audiovisivi. Con la fotografia, ho imparato ad osservare attentamente tutto ciò che mi circondava, a cogliere un istante irripetibile, di fermare il tempo e con esso l’emozione di quell’attimo e di riviverlo per il resto della vita.

– Il video

Il 1989 fu un anno storico per la geografia e la storia dell’Europa.
Sotto i violenti colpi della Perestroika cade il muro di Berlino e inizia la disgregazione della U.R.S.S. Tutti gli stati europei “di oltre cortina” riacquistano la loro indipendenza politica dalla madre Russia. Ultimo tra questi la Romania, in quanto governata con il pugno di ferro dal regime totalitario di Ceausescu.
Ma anche per lui il tempo era ormai finito, diventato un personaggio scomodo e abbandonato a se stesso viene travolto da una rivolta popolare appoggiata dall’esercito. Ceausescu viene processato e giustiziato il giorno di Natale del 1989.
Un mese dopo partiamo per un reportage in quei luoghi, convinti più che mai che non ci sarebbe stato mai più un evento di così ampie proporzioni così vicino a noi…
Mai affermazione si rivelò, ahimè, più sbagliata. Questo il racconto di quel viaggio e di quei giorni..

– Dove trovate Sauro

Sito web – www.saurofiorani.it
Facebook – SauroFioraniPhoto