Il lavoro di Luciano Zamporlini (immagini) e Sauro Fiorani (video) “Dentro la zona rossa” è stato insignito della Menzione di testimonianza al Trofeo di Parigi, 29 maggio 2022
“Le palmarès 2022 PAR TROPHÉE DE PARIS · 29 MAI 2022 – Mention témoignage – Dans la zone rouge de Luciano Zamporlini et Sauro Fiorani (I)!
11 Marzo 2019
Tutto iniziò come un semplice virus influenzale. Diciamoci la verità, ero ben contento di averlo avuto, anche se era abbastanza forte. Dentro di me pensavo, se ho preso questo, non prenderò l’altro. Si l’altro… proprio lui, la bestiaccia, quella di cui dopo quasi due anni ne stiamo ancora parlando. Che stupidaggine, come se l’uno potesse scacciare l’altro. Poi quando le cose non migliorano e la febbre arriva a 40. Quando ad ogni colpo di tosse ci metti una eternità per tornare a respirare, capisci di star molto male e inizi a preoccuparti veramente.
– Al telefono ti dicono… lei non ha i sintomi.
– Allora speri, lo speri tanto che sia così, che non sia quello che pensi.
– Quando le cose non cambiano, inizia la paura.
– Con la febbre alta e il poco respiro, ti stringi al cuscino, tutto diventa ovattato e i tuoi pensieri sempre più cupi.
– Il cuore inizia a farti male e lo senti fino in gola.
– Poi arrivano loro a salvarti e ti portano via.
Ancona 25/11/2021
Un anno fa scrivevo così…
Ora le cose sono molto migliorate da allora, spero tanto che tutti diano il loro contributo così che non si ripeta. Queste foto le ho fatte, dettate dalla paura di quello che succedeva intorno a me e di non poter rivedere la mia famiglia, sperando che almeno loro ne avessero un ricordo. Vorrei possano diventare un documento di quello che fu. Mi sono promesso di rendere le conseguenze di questo virus visibili a tutti, perché tutti potessero vederne la sua distruttività.
Non dà dolori, non fa male, ma lentamente ti spegne e ti porta via. La fotografia mi ha aiutato a non pensare alla malattia dandomi la forza di superare tutte le avversità.
Dedico questo lavoro, a tutto il personale sanitario dell’Ospedale Torrette di Ancona che con tenacia ci ha aiutato ad uscire da quel tunnel in cui stavamo precipitando.
Luciano Zamporlini
L’audiovisivo «Dentro la Zona Rossa» ha partecipato al «15° Circuito Audiovisivo» in 15 città italiane, organizzato dalla DIAF- Fiaf Italia, raggiungendo il terzo posto assoluto su 99 opere presentate da fotografi italiani e internazionali.
Al 9° concorso internazionale Audiovisivi della Città di Garda patrocinato dalla Fiaf & FIAP ha ricevuto la menzione d’onore «Federazione internazionale dell’Arte Fotografica».
Il lavoro è stato presentato anche in molteplici video conferenze regionali e nazionali, e in iniziative di numerosi circoli e gruppi fotografici italiani.
E’ stato presentato nell’ambito del percorso di supporto per operatori sanitari coordinato dal Dott. Massimo Mari (Direttore DSM AV2 ASUR Marche) e nel percorso formativo dei docenti delle scuole della provincia di Ancona condotto dal Dott. Stefano Berti (Dipartimento Prevenzione).
Attraverso l’interessamento di Ayres Marquez Pinto (direttore del Gruppo Ricerca- Foto Terapia «Grifo» – Loreto AN ) il video è stato mostrato in alcune iniziative internazionali con l’associazione Grifo Fototerapia in: Inghilterra Brasile Italia
Le foto tratte dal video sono state pubblicate nelle riviste Panorama (It), Strict Photo Magazine (It), JV Jesi-An (It), Photographers Magazine (Portogallo).
Il lavoro ha partecipato alla mostra fotografica «Il tempo Sospeso» presso le sale della Mole Vanvitelliana di Ancona, nell’ambito di Ancona Foto Festival 2019, organizzato dall’associazione fotografica «Il Mascherone» di Ancona
e patrocinato dal comune di Ancona.
Nota – “Luciano è ricoverato a Torrette con il Covid!” Era la prima persona che conoscevo a cadere nella malefica trappola del contagio, e improvvisamente questo fece sentire vicino il pericolo che tutti noi correvamo.
Luciano, con quella irruenza giovanile che lo ha sempre contraddistinto, si buttò a capofitto in Whatsapp, con una enorme fame di restare collegato al mondo al di fuori delle mura dell’Ospedale, ci aggiornava – non senza fatica – sulle sue condizioni, e un giorno tra le cose che ci dicevamo, mi disse che voleva tanto fermare in qualche immagine quel mondo terribile in cui si trovava, un mondo dove decine di medici infermieri personale di ogni tipo si spezzava la schiena a fronte di enormi pericoli di essere a loro volta contagiati.
“Fallo Luciano!” gli dissi, “se hai la forza fallo, servirà a te e servirà a tutti quelli fuori”
Fu così che Luciano, con suo cellulare, cominciò a fermare attimi della vita che gli girava intorno.
E’ per questo che ogni volta che rivedo “La zona rossa” mi commuovo come facevo in quei giorni, quando sentivo al cellulare la sua voce affaticata e sofferente; questo coinvolgimento emotivo, ancora vivo, mi fa sentire questo video anche un po’ mio, oltre che di Luciano e di Sauro
(Sauro Marini)